Il Santo: San Giuseppe


San Giuseppe, secondo il Nuovo Testamento, e' lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesu'.
E' venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa. Il nome Giuseppe e' la versione italiana dell'ebraico Yosef, attraverso il latino Ioseph.
San Giuseppe, Maria e Gesu' bambino sono anche collettivamente riconosciuti come Sacra famiglia.

Padre putativo
I Vangeli e la dottrina cristiana affermano che il vero padre di Gesu' fu Dio stesso: Maria lo concepi' miracolosamente, senza aver avuto rapporti matrimoniali con alcuno, per intervento dello Spirito Santo. Giuseppe, messo al corrente di quanto era accaduto da una visione avuta in sogno, accetto' di sposarla e di riconoscere legalmente Gesu' come proprio figlio. Percio' la tradizione lo chiama padre putativo di Gesu' (dal latino puto, "credo"), cioe' colui "che era creduto" suo padre (sulla scorta di Luca 3,23).

Professione
In Matteo 13,55 la professione di Giuseppe viene nominata quando si dice che Gesu' era figlio di un "tekton". Il termine greco tekton e' stato interpretato in vari modi. Si tratta di un titolo generico che veniva usato per operatori impegnati in attivita' economiche legate all'edilizia, dunque in senso stretto non doveva appartenere a una famiglia povera, non si limitava ai semplici lavori di un falegname ma esercitava piuttosto un mestiere con materiale pesante, che manteneva la durezza anche durante la lavorazione, per esempio legno o pietra. Accanto alla traduzione - accettata dalla maggior parte dagli studiosi - di tekton come carpentiere, alcuni hanno voluto accostare quella di scalpellino.
Gesu' a propria volta pratico' il mestiere del padre. Il primo evangelista ad usare questo titolo e' stato Marco che definisce Gesu' un tekton in occasione di una visita a Nazaret, osservando che i concittadini ironicamente si chiedono: "Non e' costui il tekton, il figlio di Maria?". Matteo riprende il racconto di Marco, ma con una variante: "Non e' egli (Gesu') il figlio del tekton?". Come e' evidente, qui e' Giuseppe ad essere iscritto a questa professione.
Nei tempi antichi, i Padri latini della Chiesa hanno pero' tradotto il termine greco di tekton con falegname, dimenticando forse che nella Israele di allora il legno non serviva soltanto per approntare aratri e mobili vari, ma veniva usato come vero e necessario materiale per costruire case e qualsiasi edificio. Infatti, oltre ai serramenti in legno, i tetti a terrazza delle case israeliane erano allestiti con travi connesse tra loro con rami, argilla, fango e terra pressata, tant'e' vero che il Salmo 129 descrive come sui tetti crescesse l'erba.

Origini e sposalizio con Maria
Le notizie dei Vangeli su san Giuseppe sono molto scarne. Parlano di lui Matteo e Luca: essi ci dicono che Giuseppe era un discendente del re Davide ed abitava nella piccola citta' di Nazaret.
Le versioni dei due evangelisti divergono in merito a chi fosse il padre di Giuseppe:
Secondo la tradizione degli apocrifi, in particolar modo il Protoevangelo di Giacomo (II secolo) Giuseppe, discendente dalla famiglia di David e originario di Betlemme, prima del matrimonio con Maria si sposo' con una donna che gli diede sei figli, quattro maschi (Giuda, Giuseppe, Giacomo e Simeone) e due femmine (Lisia e Lidia). Rimase pero' ben presto vedovo e con i figli a carico. Gli apocrifi cercavano in tal modo di giustificare la presenza di fratelli di Gesu' nei Vangeli. La Chiesa ortodossa accoglie questa tradizione (come ben mostrato nei mosaici della chiesa di San Salvatore in Chora, a Costantinopoli), mentre la Chiesa cattolica rifiuta questa interpretazione, e sostiene che si trattasse di cugini o altri parenti stretti (in greco antico vi sono due termini distinti: adelfo'i, fratelli, e si'nghnetoi, cugini, ma in ebraico una sola parola e' usata per indicare sia fratelli sia cugini) oppure collaboratori.

La vita "nascosta" di Nazaret
I Vangeli riassumono in poche parole il lungo periodo della fanciullezza di Gesu', durante il quale questi, attraverso una vita apparentemente normale, si preparava alla sua missione. Un solo momento e' sottratto a questa "normalita'" ed e' descritto dal solo Luca.
Gesu', a dodici anni, parti' come pellegrino insieme coi genitori verso Gerusalemme per festeggiarvi la festa di Pasqua. Trascorsi pero' i giorni della festa, mentre riprendeva la via del ritorno, Gesu' rimase a Gerusalemme, senza che Maria e Giuseppe se ne accorgessero. Passato un giorno se ne resero conto e iniziarono a cercarlo, trovandolo dopo tre giorni di ricerche nel tempio, seduto a discutere con i dottori. Maria gli domando': "Figlio, perché hai fatto cosi'? Ecco tuo padre e io, angosciati ti cercavamo". La risposta di Gesu' "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?" lascio' i genitori senza parole.

La morte di San Giuseppe
Tornato a Nazaret, Gesu' cresceva giovane e forte, sottomesso ai genitori. Quando inizio' la sua vita pubblica, molto probabilmente Giuseppe era gia' morto. Infatti, non e' mai piu' menzionato dai Vangeli dopo il passo di Luca sopra citato (talvolta Gesu' e' chiamato "figlio di Giuseppe", ma questo non implica che fosse ancora vivente). Inoltre, quando Gesu' e' in croce, affida Maria al suo discepolo Giovanni, il quale "da quel momento la prese nella sua casa", il che non sarebbe stato necessario se Giuseppe fosse stato in vita.
Secondo l'apocrifo "Storia di Giuseppe il falegname", che descrive dettagliatamente il trapasso del santo, Giuseppe aveva ben centoundici anni quando mori', godendo sempre d'un'ottima salute e lavorando fino al suo ultimo giorno. Avvertito da un angelo della prossima morte, si reco' a Gerusalemme e al suo ritorno venne colpito dalla malattia che l'avrebbe ucciso. Stremato nel suo letto, sconvolto dai tormenti, e' travagliato nella mente e solo la consolazione di Gesu' riesce a calmarlo. Circondato dalla sposa e dai figli del primo matrimonio, viene liberato dalla visione della morte e dell'Oltretomba, scacciate subito da Gesu' stesso. L'anima del santo viene quindi raccolta dagli arcangeli e condotta in paradiso. Il suo corpo viene poi sepolto con tutti gli onori alla presenza dell'intera Nazaret.
Ancora oggi non sappiamo dove si trovi la tomba del santo, nelle cronache dei pellegrini che visitarono la Palestina si trovano alcune indicazioni circa il sepolcro di San Giuseppe. Due riguardano Nazaret e altre due Gerusalemme, nella valle del Cedron. Non esistono, tuttavia, argomenti consistenti al riguardo.

Fonte: Wikipedia